sabato 25 luglio 2015

Vive la vie!


Oggi faccio outing.
Cerco di "realizzare" mentalmente cosa si muove nell'encefalo della gente.
Negli anni, credo ci sia stata una degenerazione collettiva e diffusa sull'utilizzo della massa cerebrale, sull'utilizzo della ragione e del buonsenso.
Un astio e un'invidia che rigurgitano in silenzio, per poi esplodere in un vomito violento e spietato, un'espulsione della loro stessa intossicazione, della loro bile avvelenata e rabbiosa. La causa può essere il caldo? No.
Credo che c'entri qualcosa Chernobyl. Si. Altrimenti questa dissociazione mentale non si spiega. 29 anni fa gli esseri umani, parevano tali.
Non sono solo aumentati i tumori fisici, ma, sono aumentate, soprattutto, le neoplasie del cuore e della mente, il cancro dell'anima.
O forse è colpa delle onde elettromagnetiche dei telefonini?
Proprio così: è colpa delle radiazioni dei cellulari e degli altri gingilli hi-tech se le api perdono l'orientamento e non sanno più dove devono andare per svolgere il loro compito di impollinatici. Non potrebbe essere capitato anche a noi? Schegge impazzite e disorientate a cercare capri espiatori per i nostri fallimenti. Un'epoca dove il contatto umano epidermico si sta perdendo, un'era in cui viviamo di immagini e di piccole istantanee, di avanzi e di indecisioni. Di abusi e di illeciti. Un'epoca in cui il sesso si fa virtualmente, sbavando di fronte a effigi e incarnazioni di corpi che non avremo mai. Di simulacri ritoccati con photoshop, irreali quanto la vostra assurda immaginazione. E' un dato di fatto, se l'essere umano non riesce ad avere alcuno sfogo sessuale, sarà vittima di frustrazioni. Quindi, nel tempo, coverà rabbia e rancore, avversione e ruggine. Nel migliore dei casi odierà le persone che ammira, in silenzio, con le quali tenterà un approccio comunque amichevole, questo durerà per un periodo di tempo variabile, che servirà per alimentare la sua dose di avversione e disprezzo, fino a sfociare nell'esplosione di perfidia di cui parlavo prima. Nel peggiore dei casi diventerà uno stupratore, ma qui, ci sarebbe molto da dire e, non è questo il post(o) giusto.
Ricordatevi che molti individui (che paiono ordinari, comuni), non arrivano a commettere atti illegali e immorali, semplicemente perché, per cultura, vivono di parvenza, di facciata e, hanno paura, paura di andare in prigione, paura di essere additati e condannati, paura di finire sui giornali. Eccetera.
E, questo il più delle volte ci salva! Cazzo.
Quello che più incute sgomento, è avere la quasi certezza che molti di noi potrebbero davvero essere e/o diventare dei feroci serial killer, degni di avere un curriculum paragonabile a Richard Ramirez o a Gary Ridgway. Eccetera.
Gente con cui conviviamo giorno per giorno. Che ci sorride, che ci porge la mano, che ci chiede come stiamo.
E, non parlatemi di bipolarità e malattie mentali. Bipolari lo siamo un po' tutti.
Non troviamo sempre giustificazioni all'indifendibile.
Facebook è un mondo fantastico, e non inteso come bellissimo e straordinario, ma, inteso come irreale, chimerico. Fasullo.
Uno spazio dove la gente sa nascondersi, fingere, simulare.
Uno spazio dove è facile fraintendere, distorcere.
Uno spazio dove ci si può inventare tutto ciò che non siamo nella realtà:
poeti, artisti, single, donne maliarde, gatte morte e playboy.
Gente che non ha esistenza, se non su un social network.
Ma, comunque, prima o dopo, parvenza o sostanza, verità o menzogna, il vostro io, quello vero, verrà a galla.
Prima o dopo farete l'errore fatale.
Tra lo stupore e l'indignazione di alcuni e la perorazione e la tutela di altri, voi farete il passo falso.
E quelli autentici faranno l'amore, quello vero. Come hanno sempre fatto.
Nella loro vita vera.
Vive la vie!

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