Asettica.
Ho frasi fatte pronte da distribuire.
Un nuovo costume di scena.
Un altro sorriso di riserva sempre pronto all'uso.
Sono distratta.
Fuori piove. Dentro un po'.
Tu che non mi vedi.
Io che non ti sento.
Ho perso il conto delle rinunce.
Mentre pago caro quello delle scelte.
Manca sempre un pezzo. Un vuoto da riempire.
Uno sfondo da colorare.
Che poi esco dai contorni, sempre.
È più forte di me.
Poi rientro e ci riprovo ma, ci ricasco di nuovo.
Butto giù un sorso, mentre sfoglio momenti.
Non c'è verso di ammazzare i pensieri.
Sono un serial killer fallito.
Sono loro che ammazzano me.
Immancabilmente.
Continua a piovere.
E, io continuo a fumare.
Credo ci sia un'associazione fra le due cose.
Non so ancora quale.
C'è un maglione di lana che mi copre le spalle.
Non è per il freddo che l'ho messo su.
Un silenzio, che fa eco, nell'anticamera della mia testa, mi fa compagnia.
Un applauso che non ho colto.
Un fischio e qualche fiasco da collezionare.
Punti di sutura aperti da rifare.
Sbaglio sempre i tempi. I luoghi. Le persone.
Ne prendo atto.
Sono un gran casino.
Mi perdo in un pezzo di cielo e mi ritrovo in un quadrato di asfalto.
Pecco per principio e non faccio mai penitenza.
Distratta. Non perdo un colpo.
Lasciatemi in pace. Voi che non mi capite.
Lasciatemi stare.
Io mi sto tanto bene così.
Con i miei dubbi e le mie certezze.
I miei affanni e le mie inquietudini.
I miei alti e bassi.
I miei reflussi d'insofferenza.
Con le mie eclissi umorali.
Le assenze ingiustificate.
Lasciatemi il vizio di sbagliare.
In un modo o nell'altro il mio prezzo lo pago.
Lasciatemi l'illusione del sogno che diventa realtà.
Io voglio credere ancora a Babbo Natale.
Io voglio ancora stupirmi.
IO.
1 commento:
Tu contina ha stupirti,
Noi a sbalordirci di tanta bellezza.
Posta un commento