giovedì 27 febbraio 2014

(S)cambi vita_li

Io che baratto i mattini di sole con le notti di luna piena, gli appuntamenti mancati con il calore di casa, le telefonate con gli sms, i punti di sospensione con i punti esclamativi, le amiche improvvisate con le amiche datate, la montagna con il mare, le nuvole con le stelle, l'aspartame con lo zucchero di canna, le urla con i silenzi, gli sguardi con gli abbracci, il vino rosso con il bianco, la bugia con la verità, la luce con il buio. La paura con il coraggio. Il pianto con la risata, il nero con il bianco, il bianco con il nero, le attese con i viaggi, il sonno con la veglia.
La tristezza con i sorrisi dei miei figli. Il vento con la pioggia.
Il silenzio imbarazzante con la musica ad alto volume. La pasta con gli anti_pasti, i tradimenti con la cioccolata.
Le sensazioni con le emozioni.
Gli occhi con gli altri occhi.

Petite




                                 Aภу๓๏г



giovedì 13 febbraio 2014

...


Implodo e poi esplodo.

Ho il rimpianto di chi non ha rimpianti; il frastuono del gesto sbagliato e del tonfo sordo sulla faccia, del fiato corto che mi prende alla gola e, occhi lucidi di cioccolato. Ho capelli di miele sciolti, come cani senza padrone; piedi liberi in danze tribali, labbra accoglienti in sorrisi muschiati, pelle di vaniglia e mani da bambina. 
Le incertezze che mi corrono appresso, l'ansia e l'enfasi. L'alba e il tramonto. Ho i mattini assonnati da notti insonni, i pomeriggi di sole e le sere di pioggia. La solitudine e il rumore di casa. Vivo di paradossi. Di bianco o nero. Di gioia o di dolore. Di assenze e presenze. Di giorni che non passano mai e di giorni già finiti. Ho gli alti e i bassi. La musica a palla e le note di Shubert. Gli inverni freddi e le estati calde. La luna storta, le stelle cadenti.
Ho sogni che fanno spettacolo. Ho labbra da mordere e, un nuovo sorriso da mettere in tasca. Per domani.
Quanta roba.

Petite

martedì 4 febbraio 2014

Ricordami di ricordare.

Le mie concezioni astratte ritornano sempre, stoiche, a ricordami che di reale, in fondo, non stringo mai nulla.
A ricordarmi, che dopo le parole, urgono anche i fatti. 

A rammentarmi che ci sono infiniti paesaggi su cui posare gli occhi.
Che le possibilità sono svariate e multiformi, così come la mia volontà.
Che i giorni passano e i segni restano.
Che la fiducia va conquistata e non data per sco
ntata.
Che la verità è solo una stronza a cui fare la lingua, ma di cui non si può fare senza.
Che io non baratto le emozioni con le intenzioni.
Che gli spazi vuoti mi servono per riempirli e, non di fumo.
Che la montagna di Maometto può restare dov'è perché se venisse da me mi sposterei.
Che non è necessario che sia necessario, ma, più di tutto, che sia sentito.
Che Ligabue continua a non piacermi pure se me lo propinate di continuo.
Che preferirei essere meno spiata dal buco della serratura ma, apertamente contraddetta.
Che gli Angeli esistono e sono i bambini.
Che la gente ha perso il cuore e esaurito le buone azioni.
Che io sono qui a mettermi in gioco mentre voi pensate ai cazzi vostri.
Che, stasera, la cosa certa è che ho mangiato pesante.
E, che, per scrivere queste stronzate, ho usato una quantità industriale di che.

Petite 





Pensieri sparsi in una notte di mezzo inverno.


Neppure una parola.
Ne un'occhiata di approvazione. Tutto e niente.
Un frutto fuori stagione, una nuvola fuori posto. Un ghiacciolo d'inverno. Un appuntamento mancato. 

Tutte le cose in quella stanza sembravano osservarmi, stranite e incuriosite.
Ero come un libro che aveva perso il suo segnalibro.
Dove diavolo ero rimasta?




Appar_tenersi

Apparteniamo solo a noi stessi. 
Dovremmo smetterla di tentare di compiacere gli altri a tutti i costi. Dovremmo imparare a godere dei nostri piccoli e grandi successi personali, e, soprattutto, dovremmo imparare a non aspettarci nulla dal prossimo. 
L'illusione si accompagna sempre alla delusione. Sono compagni di vita inseparabili. 
Amare se stessi è il primo passo verso una bramata serenità. 
Oltre che una sana abitudine. 

Sai che lo sono. No, non lo sei.