Ci siamo attraversati in lungo e in largo, sconfinando in cieli aperti e (di)stanze chiuse, rubandoci gli occhi e graffiandoci le mani, in quelle notti senza fine e di quei giorni senza inizio, dove il caffé diventava freddo e i posacenere ansimavano colmi di cicche e pensieri (s)fumati.
Capelli arruffati e pelle consumata, normalitá frantumata dalle scosse dei sensi.
Vita che mordeva forte, in un piglia e lascia intermittente, valigie (s)fatte con gioia e poi con rabbia.
Risate e pianti e soli e lune, colonne sonore di un tempo senza tempo.
Il gioco. Le paure e i muri, le chiavi e i lucchetti, le porte, quelle aperte, quelle chiuse.
I non ritorni e le attese. Le pretese. Le sorprese.
Protagonisti nel vento di cieli plumbei e nevi da sciogliere, alleati nei sogni, scostanti nella realtà.
Spettatori di un destino assurdo e burlone, dove l'unica scelta é soccombere. C(r)edere.
In stand-by incasso i colpi inflitti da umori distratti e da occasioni mancate, da sguardi persi e carezze (s)contate.
Di mani pro_tese ne ho piene le tasche, la tappezzeria sulle pareti ha fatto la muffa.
Io no, so ancora spogliarmi e rivestirmi di nuova pelle, ho ancora il (bi)sogno dei palpiti, dello straordinario, di morsi e le ferite, e poi le cure.
Di rubarci gli occhi e di graffiarci le mani. Sempre.
Di scorrere il cielo e leggere le stelle.
Dei miei cinque sensi pretendo il risveglio.
Io che rinasco e muoio mille volte e, che nel mezzo non ci so stare.
Regalamelo tu il sesto senso.
Petite
2 commenti:
io amo la tua anima, ho poca aria nella bolla di una lacrima. nella tua musica vivo e muoio.
torna.
@.
io amo la tua anima, ho poca aria nella bolla di una lacrima. nella tua musica vivo e muoio.
torna.
@.
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