Questo è un ricircolo di pensieri, riflessioni, osservazioni e concezioni astratte. Nessuna alienazione, nevrosi o psicosi da analizzare. Una giusta dose di sana e morigerata follia, necessaria per la sopravvivenza a questo mondo bislacco, a questa dis-umanità fredda e spietata. Lasciatemi, pertanto, la libertà di esalare illusioni e mie verità.
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domenica 19 gennaio 2014
E' già domani.
Di quegli strascichi inutili che si trascinano a forza, con un rumore che striscia e un peso che ingombra, una smorfia di disappunto e un'imprecazione soffocata.
Un morso di labbra e un po' di saliva amara da buttare giù.
Un morso di labbra e un po' di saliva amara da buttare giù.
Aภу๓๏г |
sabato 11 gennaio 2014
mercoledì 1 gennaio 2014
Mi fanno male i pensieri.
Succede.
Succede che ho mal di gola e ho Mal di stomaco, ho freddo e poi ho caldo. Sono nervosa. Mi fanno male i pensieri. Le calze mi danno fastidio. Il laccio del reggiseno mi stringe. Le parole mi soffocano.
I cani e i gatti hanno paura dei botti di capodanno. Anche i bambini. I cani abbaiano, i bimbi piangono. A chi serve? Fanculo usi e abusi di tradizioni idiote e obsolete.
Sparatevi nei pantaloni, senza rimorsi di (in)coscienza.
Quanti messaggi inutili. Domani sarà solo un altro giorno, uguale agli altri. Che c'era da dire. Auguri di che.
Che c'era da fare.
Bisognava far tutti l'amore. Unire i cuori, i sensi, le emozioni. Le paure. E, invece no.
Domani avremo tutti le occhiaie, come borse della spesa. Potremmo raccontare la nostra sbronza. Ci si ubriaca tutti a fine anno. Che cazzo vorrà dire. Mah.
Ci sono tracce di rosso ovunque, perizomi e mutande, calzini, piatti e bicchieri di plastica. Bocche pennellate di rossetto e qualche dito stroncato da un artificio. Sogni erotici. Spazi chiusi.
2014... volte vaffanculo.
Torno tra le mie coperte.
Mi rannicchio. Mi scaldo.
Prendo le distanze dal mondo. Ti penso. Mi pensi. Non basta.
Non basta mai.
Facciamo il gioco del silenzio.
Perde chi parla per primo.
Shhhhhhh.
Succede che ho mal di gola e ho Mal di stomaco, ho freddo e poi ho caldo. Sono nervosa. Mi fanno male i pensieri. Le calze mi danno fastidio. Il laccio del reggiseno mi stringe. Le parole mi soffocano.
I cani e i gatti hanno paura dei botti di capodanno. Anche i bambini. I cani abbaiano, i bimbi piangono. A chi serve? Fanculo usi e abusi di tradizioni idiote e obsolete.
Sparatevi nei pantaloni, senza rimorsi di (in)coscienza.
Quanti messaggi inutili. Domani sarà solo un altro giorno, uguale agli altri. Che c'era da dire. Auguri di che.
Che c'era da fare.
Bisognava far tutti l'amore. Unire i cuori, i sensi, le emozioni. Le paure. E, invece no.
Domani avremo tutti le occhiaie, come borse della spesa. Potremmo raccontare la nostra sbronza. Ci si ubriaca tutti a fine anno. Che cazzo vorrà dire. Mah.
Ci sono tracce di rosso ovunque, perizomi e mutande, calzini, piatti e bicchieri di plastica. Bocche pennellate di rossetto e qualche dito stroncato da un artificio. Sogni erotici. Spazi chiusi.
2014... volte vaffanculo.
Torno tra le mie coperte.
Mi rannicchio. Mi scaldo.
Prendo le distanze dal mondo. Ti penso. Mi pensi. Non basta.
Non basta mai.
Facciamo il gioco del silenzio.
Perde chi parla per primo.
Shhhhhhh.
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