Ho lasciato, aldilà del muro, cicatrici assolute, eppure labili.
Ho seminato sensi di colpa che pian piano sono sfioriti.
In uno scampolo di terra ho coltivato germogli di rabbia,
che sbocciando, poi, hanno sprigionato soavità.
Ho concimato sogni da mistificatore,
regalando agli illusi la fantasia di farne parte,
estirpando poi, le loro scontate radici.
Ho raccolto boccioli di robusto orgoglio,
disponendoli in un vaso di colore rosso,
per rimembrare a me stessa,
il coraggio, la forza e la dignità della scelta.
il coraggio, la forza e la dignità della scelta.
Quelle corolle, oramai appassite,
hanno sanato le ferite del passato.
hanno sanato le ferite del passato.
Nuovi spermi sono stati sparpagliati,
gemme odorose son sbocciate ora,
con petali variopinti e complessi,
con petali variopinti e complessi,
fiori che non voglio recidere,
ma accudire, innaffiare, rinfoltire.
Testimoni del mio gioioso presente,
a rammentarmi, ogni giorno,
quanto di bello ho avuto dalla Vita.
(a Lori e Pablo, con smisurato Amore)
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